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Cucina giudaico-romanesca: origini e piatti tipici

Oggi parliamo della cucina giudaico-romanesca, una tradizione culinaria dalle origini molto antiche, così tanto da rendere talvolta ostica una netta demarcazione con quella romana.

Siete pronti? Partiamo!

La presenza della comunità ebraica a Roma risale al II secolo a.c e raggiunge l’apice nel 1555, quando Papa Paolo IV ordinò l’istituzione di un ghetto ubicato nel rione Sant’Angelo, sulla sponda sinistra del Tevere davanti all’Isola Tiberina.

Obbligati a risiedere all’interno del Ghetto, gli ebrei iniziarono ad inventare pietanze con ingredienti di semplice reperimento.

Da qui nacquero una serie di ricette sincere e genuine influenzate, data l’origine spagnola di molti ebrei, da note iberiche e mediterranee.

Con il tempo quest’arte culinaria prese il nome di cucina giudaico-romanesca.

 

Piatti tipici della tradizione giudaico-romanesca

 

Uno dei capolavori indiscussi della cucina giudaico-romanesca (o ebraico romana) è sicuramente il Carciofo alla Giudia, fritto in olio d’oliva e dall’aspetto di una rosa aperta.

 

Furono gli stessi romani ad introdurre l’appellativo “alla giudia” cioè “alla giudea” e ne andavano talmente matti che ogni occasione era buona per recarsi al ghetto a mangiarlo.

 

Il poeta romano Luciano Folgore, dedicò ai Carciofi alla Giudia una ricetta in versi all’interno del volume “Romani a tavola”, della quale vi citiamo alcuni versi:

 

Questi sono i carciofi alla giudìa

dal torso snello e dal sapor gustoso

chiamati in romanesco ‘sciccheria’;

dan lustro e vanto alla gastronomia,

riconcilian la sposa con lo sposo,

ammansiscono la suocera più arpìa,

e a pranzo, a cena, a casa e all’osteria,

oro croccante, amor d’ogni goloso,

questi sono i carciofi alla giudìa.

 

Altri piatti tipici della tradizione sono il filetto di baccalà, ossia il famoso filetto di pesce fritto in pastella e i fiori di zucca, farciti con mozzarella e alici e fritti in pastella.

Tra i secondi invece, troviamo le animelle, lo stracotto di manzo e le coppiette di carne secca.

 Che dire infine dei dolci?

Le prelibatezze della cucina giudaico-romanesca risentono particolarmente dell’influenza mediterranea e mediorientale e vedono la presenza di miele, canditi e frutta secca.

 Tra i dolci più famosi ricordiamo la pizza ebraica con uvette e canditi, il Tortolicchio (biscotto a base di miele e mandorle) e la crostata di ricotta e visciole. Quest’ultima, si inserisce nella tradizione dei dolci al formaggio nati per la festa di Shavuot, festività ebraica che cade 7 settimane dopo la Pasqua e durante la quale è consuetudine fare pasti a base di latticini.

 Al Giardino Romano è possibile gustare molti piatti della tradizione giudaico-romanesca. Le nostre specialità sono preparate con passione e ogni pietanza è accompagnata da un’ampia scelta di vini per esaltarne il gusto.

 Vi abbiamo ingolosito? Allora che aspettate, date un’occhiata al nostro menu o veniteci a trovare in Via del Portico d’Ottavia,18!

 

 

 

 

 

 

 

 

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