giornate iniziano a scaldarsi, il sole illumina gli edifici e aumenta il desiderio di visitare Roma: ecco le 3 cose +1 da vedere vicino al Ghetto, una delle più antiche e ricche di storia della Capitale.

Anche noi del Giardino Romano ci prepariamo all’arrivo della bella stagione perché con essa comincia a ripopolarsi il nostro spazio esterno, ben 40 coperti su Via del Portico di Ottavia, ai piedi dell’omonimo monumento.

 Quale momento migliore della primavera per passeggiare lungo il Tevere e poi perdersi dentro la città tra vicoli, piazze e monumenti? Uno spettacolo unico sia di giorno che di sera è garantito.

In questa guida vi proponiamo alcuni dei luoghi non distanti dal nostro ristorante e perfetti per una passeggiata vicino al Ghetto di Roma in Primavera.

 

1. Foro Boario: tra il Tevere, il Campidoglio, il Palatino e l’Aventino,era una palude al tempo degli etruschi e fu bonificata nel VI secolo a.C. in occasione della costruzione della Cloaca Maxima di cui sono ancora visibili i resti delle arcate. All’epoca degli antichi romani la zona, oggi vicino al Ghetto di Roma, era destinata al mercato del bestiame in onore di una leggenda che vede come protagonista Ercole.

I monumenti da visitare in questa zona vicino al Ghetto di Roma sono il Tempio di Ercole Vincitore,  ingresso solo con visita guidata o accompagnatore su prenotazione, e la Bocca della verità la cui apertura segue gli orari della Basilica di Santa Maria in Cosmedin attualmente tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.50. 

2. Teatro Marcello: l’unico teatro antico rimasto a Roma. Alle porte del Ghetto di Roma, nella zona compresa tra il fiume Tevere e il Campidoglio, fu voluto da Cesare e proseguito da Augusto. Quest’area fu consacrata alle rappresentazioni sceniche e, già prima della costruzione del Teatro Marcello, qui si trovava il “Theatrum et proscenium ad Apollinis”, connesso con il tempio di Apollo. Davanti il Teatro Marcello e vicino al portico di Ottavia, potete ammirare i resti del Tempio di Apollo Sosiano, dedicato nel 431 a.C. ad Apollo Medico nella sua funzione di divinità salutare e benefica. Il Teatro Marcello è visibile solo dall’esterno in quanto oggi ospita delle residenze private. Vi consigliamo di prenotare una delle visite organizzate da esperte guide turistiche. 

3. Isola Tiberina: un’incantevole isola urbana che sorge nel cuore della Capitale, tra ponte Garibaldi e Ponte Palatino, vicino al Ghetto di Roma. Lunga 300 e larga 90 metri, ospita ponti di età romana ma anche chiese rinascimentali.

L’isola è collegata alle sponde del Tevere da due ponti: verso Trastevere dal ponte Cestio, risalente al 46 a. C. e in direzione del Ghetto dal ponte Fabricio, edificato nel 62 a. C., chiamato anche ponte Quattro Capi, per le erme romane che ne ornano i parapetti.

Esistono due leggende sulla nascita dell’Isola Tiberina. La prima risale al 291 a.C quando una pestilenza colpì Roma e dei sacerdoti, di ritorno da Epidauro, luogo di culto del dio della medicina di Esculapio, portarono un serpente che si gettò nel fiume Tevere e, in questo punto esatto, fu innalzato un tempio dal quale poi si comincio a sistemare architettonicamente l’intera area seguendo la forma di una nave fino a quella che oggi conosciamo come Isola Tiberina. La vocazione medica dell’isola prosegue tutt’oggi grazie all’ospedale costruito nel 1584 e ancora attivo.

La seconda leggenda risale invece al 509 a.C. quando, spodestato Lucio Tarquinio Superbo, l’ultimo re di Roma, il popolo in segno di odio verso il tiranno gettò nel Tevere l’enorme deposito di grano del re, che risultò così abbondante da formare un’isoletta.

Qui, a pochi minuti a piedi dal Ghetto di Roma, potete ammirare anche la chiesa di San Bartolomeo all’Isola, che conserva un campanile romanico del XII secolo e colonne romane. Una basilica minore di Roma, costruita intorno all’anno 1000 per ospitare le reliquie di Bartolomeo Apostolo.

La Chiesa è visitabile sia nei giorni feriali che nei festivi. L’Isola è sempre accessibile.

Al termine della giornata alla scoperta delle meraviglie di Roma nella zona vicina al Ghetto, è giunto il momento di svelarvi una vera “ciliegina sulla torta”.

 

Dove mangiare nel Ghetto di Roma

Eccoci arrivati alla fine della guida e, per concludere, vi diremo dove mangiare nel Ghetto di Roma.

 Dopo una lunga giornata a piedi probabilmente sopraggiungerà anche il desiderio di sedervi a tavola e rilassarvi in compagnia. Il nostro ristorante Il Giardino Romano si trova proprio su Via del Portico di Ottavia, la strada principale del quartiere: il luogo ideale dove mangiare nel cuore del Ghetto di Roma.

 Da 30 anni la nostra attività è considerata un tempio della cucina giudaico romanesca con diverse sale interne e uno spazio esterno: potete scegliere tra 4 differenti aree dove mangiare e noi vi consigliamo, tra tutte, il nostro giardino interno incastonato tra gli antichi edifici del Ghetto.

Il menu “Il Giardino Romano” si adatta a tutti i gusti ed esigenze grazie alle tante proposte di terra e qualche piatto di mare. Potete scegliere di degustare le specialità della cucina romana, di provare alcune ricette giudaiche oppure di seguire una linea vegetariana.

Non vi aspettate piatti gourmet né rivisitazioni moderne dei piatti della tradizione. Al ristorante il Giardino Romano seguiamo le ricette di una volta rispettando i sapori autentici serviti in porzioni generose. Il tutto ovviamente accompagnato da una bottiglia di vino italiano che il nostro staff sarà felice di consigliarvi tra quelli della nostra cantina.

Roma e il nostro menu vi aspettano, affrettatevi a prenotare!

Il nostro ristorante è pronto ad accogliervi tutti i giorni a pranzo e a cena, tranne il mercoledì.

 Il Giardino Romano

Via del Portico d’Ottavia, 18

Per info e prenotazioni: 06 68809661